Il Podere dei Barbiconi si trova sulla cima delle colline del comune di Suvereto, a nord est del paese, proprio di fronte a Monteverdi Marittimo, lungo la parte centrale della costa toscana, nella parte più a nord della Maremma.
Siamo a circa 120 mt slm, in una zona un poʼ diversa da quella più pianeggiante, e posizionata proprio di fronte al golfo. Il mare è a soli 15 km, ma la zona è protetta da una fascia di colline, ad un altitudine di 20 mt circa superiore a quella del paese. Eʼ un luogo molto bello, che sorprende subito per come sia ancora intatto e selvaggio.
La posizione dominante, consente di avere una bellissima vista che si estende a nord e a est sulle colline metallifere fino alle Cornate di Gerfalco, con i loro circa 1000 metri di altitudine, e a sud nelle giornate particolarmente limpide fino a Scarlino ed oltre.
Fanno da cornice colline di boschi, macchia mediterranea e pascoli a perdita dʼocchio.
La zona è caratterizzata da una costante ventilazione, spesso con direzione dominante sud ovest di giorno, ma pronta a invertirsi al calare del sole per lʼazione delle fredde correnti che arrivano dalle colline di boschi a nord e a est. La temperatura minima di Luglio scende quasi sempre intorno ai 16-17 gradi mentre le massime si aggirano facilmente tra 32- 33.
I terreni di medio impasto sono particolarmente sassosi, minerali e calcarei. Sono tipici della formazione geologia detta “alberese”. Si tratta di una roccia sedimentaria, un calcare marnoso, formatasi sul fondo di un antico oceano. Nel rialzarsi dal fondo del mare questo strato di rocce si frantuma in piccoli pezzi come anche in blocchi molto grossi.
Talvolta sembra proprio di vedere delle “mattonelle” che possono essere dello spessore di pochi centimetri come anche essere lastroni spessi e pesanti alcune tonnellate. Si possono osservare chiaramente i blocchi giganti che abbiamo usato per costruire i muri a secco di contenimento di fianco alla cantina, piuttosto che quelle piccole e leggere da noi usate come pavimentazione della strada che va verso il casale.
Nei terreni sono ben visibili le vene di calcare bianco, il calcio, il magnesio e anche il galestro, unʼargilla scistosa degradata in piccolissimi frammenti che sono tanto amati dal Sangiovese.